ATTIVITA' SCIENTIFICA

 

 

Introduzione

 

L'attivita scientifica del dott Angeloni ha inizio nel 1972-73 anno in cui ha svolto la tesi di laurea in  Chimica presso il Laboratorio di Spettroscopia Molecolare dell'Università di Firenze  diretto dal Prof. Salvatore Califano  .

Tale attività che è stata svolta presso il Laboratorio di Spettroscopia Molecolare riveste un carattere prevalentemente sperimentale : essa è caratterizzata  da una continua evoluzione dei mezzi di indagine a cui il dott. Angeloni ha dedicato particolare attenzione e cura.

Al fine di spingere l'indagine sulle ricerche a livelli sempre più elevati il dott. Angeloni  ha sviluppato ed  innovato continuamente la strumentazione  in modo da poter effettuare misure mai eseguite precedentemente in Italia  con strumenti in parte costruiti ed assemblati presso il Laboratorio di Spettroscopia Molecolare.

In tal modo gli è stato possibile acquisire una notevole esperienza sia nel campo delle sorgenti laser che nell'ambito dei sistemi di acquisizione e della loro informatizzazione.

Il candidato è passato così dalle misure di spettri infrarossi e Raman su singoli cristalli in luce polarizzata ed a bassa temperatura eseguite nella prima metà degli anni settanta alle misure di risonanza Raman  su composti  di interesse biologico e su semiconduttori organici  eseguiti nella seconda metà del decennio; successivamente si è occupato di ottica non lineare lavorando con laser pulsati a nonosecondi e quindi con laser a picosecondi per eseguire misure CARS risolte nel tempo e misure di tempi di decadimento radiativi di molecole organiche.

Sono state eseguite misure a femtosecondi su cristalli plastici e misure di fluorescenza risolta nel tempo su sistemi di clorofille in collaborazione con il Prof Giovanni Giacometti dell'Università di Padova .

Successivamente il dott. Angeloni si è interessato di ricerche di carattere fotofisico e fotochimico a cui si dedica attualmente e di cui alcuni risultati saranno pubblicati prossimanente, in particolare sono stati messi in evidenza alcuni aspetti particolari degli spettri di emissione  di composti eterociclici azotati imputabili alla presenza di due bande di emissione che influenzano direttamente i dempi di decadimento radiativi misurati in funzione del solvente utilizzato e la presenza di bande di emissione, dovute ad eccimeri nella reazione di dimerizzazione di derivati dello stilbene, soprattutto quando vengono adsorbiti su silice.

La particolare cura posta nella valutazione critica dei risultati sperimentali in confronto con quanto viene predetto da teorie precedentemente sviluppate ha portato il dott. Angeloni a sviluppare le tematiche e le metodologie inerenti alla ricerca anche da un punto di vista teorico .

Vanno menzionati a riguardo i lavori sui fenomeni di interferenza in spettri IR, sulla teoria non perturbativa della Risonanza Raman e dei processi di four-wave mixing.

I risultati originali sono stati pubblicati tutti su riviste in lingua inglese a larga diffusione internazionale,  presentati a numerosi congressi nazionali ed internazionali e costituiscono dei punti di riferimento su cui il candidato intende basare nuove indagini ed approfondimenti in un prossimo futuro.

 


 

 

 

 

   Riassunto  dei risultati

 

 Lo studio spettroscopico di sostanze che  allo stato solido presentano legame a idrogeno simmetrico costituisce il primo campo di attivittà del dott. Angeloni nei primi anni dopo la laurea tale ricerca è stata effettuata in  collaborazione con il Prof. Marzocchi ed il  Prof. Sbrana  dell'Universita' di Firenze ed il Prof. D.Hadzi ed il dott. B.Orel  dell.Universita' di Lubiana. 

Le sostanze studiate sono il succinato acido di potassio (note 1,4) ed  il malonato acido di potassio (nota 6) su cui sono stati registrati spettri IR  e Raman in luce polarizzata a temperatura ambiente ed a bassa  temperatura sia su composti idrogenati che deuterati1.

  Un aspetto di tale studio che e' stato ampiamente sviluppato  dal dott. Angeloni riguarda la presenza sulle bande larghe che  caratterizzano gli spettri IR di tali sostanze di finestre di trasparenza.

Per la prima volta e' stato osservato che la forma di tali  riassorbimenti negli spettri in luce polarizzata dipende dall'angolo  tra il momento di transizione del modo normale che genera tale  interferenza e la direzione del vettore elettrico della radiazione  assorbita.

Il fenomeno e' stato interpretato estendendo la teoria  di Fano all'analisi di spettri IR tramite l'introduzione in essa delle direzioni del momento di dipolo delle transizioni vibrazionali e quella del vettore elettrico della radiazione incidente.

La teoria in tal modo modificata ha permesso di  riprodurre fedelmente i profili sperimentali, cosa che era  impossibile usando la semplice teoria di Evans basata  sull'interazione anarmonica dovuta a risonanza di Fermi.

Tale studio  ha portato alla pubblicazione di tre lavori (note 2,3,5). 

 Nell'ambito del vasto programma sugli studi vibrazionali di  cristalli molecolari che ha caratterizzato il Laboratorio  di  Spettroscopia Molecolare di Firenze il dott. Angeloni ha portato a  termine una indagine sul 2,2'-dipiridile su cui sono stati registrati  spettri in luce polarizzata ed effettuati calcoli di costanti di  forza.

 

Sull'argomento sono stati pubblicati due lavori (note 8,19). 

Successivamente il dott. Angeloni ha iniziato ad occuparsi di  Risonanza Raman utilizzando tale tecnica  fra i primi in Italia.

La  sua attenzione e' stata focalizzata su tre campi ben precisi e cioe'  lo studio di composti organici con proprieta' di semiconduttori, lo  studio di composti a cluster Rutenio-Carbonilici e lo studio di  molecole con interesse biologico e di composti modello. 

Il primo argomento e' stato affrontato con due prospettive  ben precise e cioe' sia attraverso lo studio e la caratterizzazione  degli stati elettronici eccitati di nuovi cationi e dei loro  complessi con il TCNQ (tetracianochinodimetano) (note 12,16,20), sia  attraverso la sintesi di nuovi anioni che potessero sostituire il TCNQ  nei complessi a trasferimento di carica con proprietà di  semiconduttori (nota 18).

E' stato infatti sintetizzato un nuovo  derivato del cianofluorene il cui complesso con il TMPD  (tetrametilparafenilendiammina) ha una conducibilita' dell'ordine di  quella misurata per il complesso TMPD-TCNQ. 

Il secondo argomento di indagine ha portato alla  pubblicazione di due lavori (note 7,17) in cui e' stata dimostrata l'  efficacia della tecnica di Risonanza Raman nella determinazione della  struttura di composti Rutenio-Carbonilici a cluster.

 Come e' noto  questi composti sono utilizzati come  catalizzatori di idrogenazione e la  conoscenza della loro struttura in soluzione permette di ottenere  notevoli informazioni sulle loro proprieta' catalitche.  

Lo studio di molecole di interesse biologico e di composti  modello ha costituito per alcuni anni il maggior impegno del dott. Angeloni;  e' noto infatti che la Risonanza Raman permette di aprire  all'indagine spettroscopica nuovi campi che le erano prima preclusi.

La selettività della Risonanza Raman sul cromoforo permette di  estendere l'analisi vibrazionale allo studio di molecole complesse  quali ad esempio le molecole biologiche.  Molto spesso accade che l'interazione farmaco-substrato coinvolga  gruppi cromofori della molecola, in questo caso quindi attraverso gli  spettri di Risonanza Raman e' possibile ottenere utili informazioni  sulla natura e sul tipo di interazione che avviene a livello  molecolare nel complesso farmaco-substrato. 

In un primo tempo l'indagine si e' indirizzata sullo studio  di composti semplici al fine di verificare le potenzialita' della  Risonanza Raman nella determinazione della struttura dei livelli  elettronici eccitati; successivamente si e' proceduto allo studio di  alcuni farmaci utilizzati nella cura dei tumori quali ad esempio  l'actinimicina D e l'adriamicina e dei loro complessi con il DNA  parallelamente allo studio di molecole modello contenenti lo stesso  cromoforo presente nel farmaco.

E' stata inoltre iniziata una indagine  su di un'altra categoria di farmaci, anch'essi di tipo antibiotico ma  che non agiscono direttamente sul DNA ma bensì su di un enzima (RNA  polimerasi).

Essi sono le Rifamicine che sono largamente usate a  causa della loro efficacia ma il cui meccanismo di azione e' ancora  largamente sconosciuto. Questo programma di ricerca ha portato alla  pubblicazione di sette lavori (note 9,10,11,13,14,15,21).

I risultati  ottenuti sono stati incoraggianti e suscettibili di ulteriori  sviluppi in un prossimo futuro. 

In seguito alla sua prolungata attivita' nel campo della  Risonanza Raman e' sorta nel dott. Angeloni l'esigenza di  approfondire alcuni aspetti teorici di tale tecnica al fine di poter  interpretare in maniera semplice alcuni dati sperimentali non ancora  del tutto chiari. 

Uno dei fatti principali che ha portato a tale tipo di  indagine e' la constatazione che tutte le teorie sulla Risonanza  Raman precedentemente sviluppate hanno come punto di partenza la  formula del tensore Raman derivata dalla teoria delle perturbazioni  al secondo ordine.

In condizioni di risonanza tuttavia oltre che allo  scattering Raman siamo in presenza di un altro fenomeno molto piu'  evidente che compare al primo ordine nello sviluppo  perturbativo e cioe' l'assorbimento; per tale ragione quindi e' stata  sviluppata una teoria non perturbativa della Risonanza Raman basata  sul formalismo della matrice densita' per un sistema a tre livelli.

Tale teoria  si e' mostrata molto potente anche nella descrizione di  fenomeni non coerenti (fluorescenza) che in condizioni di risonanza  avvengono contemporaneamente a quelli coerenti ed e' stata estesa con  successo per l'analisi di fenomeni di four wave-mixing in condizioni  di campi forti (note 22,23,24,26).

Un altro campo di ricerche in cui il dott. Angeloni è stato notevolmente impegnato riguarda  l'ottica non lineare e la spettroscopia  a picosecondi.

Lo sviluppo di tale programma di ricerca intrapreso presso il Laboratorio di Spettroscopia Molecolare di Firenze  ha comportato un notevole sforzo sia in termini finanziari che nel tempo dedicato .

Infatti  è stato necessario acquisire esperienze sia nel campo delle tematiche che per quello che riguarda la realizzazione dell'apparato sperimentale che nel periodo in cui venivano effettuate le ricerche era uno dei migliori a livello nazionale ed  internazionale.

In un primo tempo il dott. Angeloni ha contribuito notevolmente alla realizzazione di un laser ad azoto,  fatto in collaborazione con il Laboratorio di Elettronica Quantistica  del CNR di Firenze, utilizzato in seguito per misure di assorbimento  a due fotoni, e di un doppio laser a coloranti per misure CARS  risolte in frequenza.

Successivamente si e' dedicato alla realizzazione di un sistema a picosecondi.

Il sistema è stato usato per due tipi di misure; il primo tipo riguarda la misura di fluorescenza risolta nel tempo utilizzando la tecnica del single photon counting sia su  molecole eteroaromatiche (note 25,36) sia su semiconduttori a buche quantiche multiple di tipo GaAs/GaAlAs (note 34,35).

Il secondo tipo di misure risolte nel tempo utilizza la tecnica CARS (coherent antiStokes Raman Scattering)  per misurare tempi di defasamento della popolazione di livelli  vibrazionali eccitati coerentemente sia in singoli cristalli di tipo ionico molecolare (K2SO4, KClO4, CaCO3, NaNO3) che in altri  cristalli molecolari (CS2,SO2,Benzene) (note 27,28,29,30,31,32,33,37,38,39).  

I risultati ottenuti sono stati oggetto di molte conferenze a  congressi nazionali ed internazionali ed hanno permesso di ottenere  delle informazioni molto importanti sia per quello che riguarda la  dinamica di stati eccitati in molecole organiche e meccanismi di  ricombinazione elettrone buca in semiconduttori.

Per quanto riguarda  i processi di defasamento e' stato possibile individuare tramite  misure in funzione della temperatura i vari processi di defasamento e  di decadimento responsabili della larghezza di riga di bande Raman  attive in cristalli molecolari e di valutarne l'efficacia.     

Il dott.Angeloni ha fatto parte dello staff del LENS in cui si è particolarmente occupato dell'assemblaggio e dell'ottimizzazione di sistemi di acquisizione per misure di ottica non lineare nel campo dei femtosecondi e di misure di fluorescenza risolta nel tempo con lasers a picosecondi e streak-camera su sistemi biologici attivi nella fotosintesi clorofilliana .

 

 

Successivamente il Dott. Angeloni si è dedicato alla costruzione di una apperecchiatura per spettroscopia fotoacustica che ha utilizzato per compiere studi su molecole biologiche, in particolare ha studiato la interazione fra proteine contenenti l'anello di ferroprotoporfirina 9 con le cmolecole di CO.

Attraverso lo studio del complesso con la perossidasi di rafano e con la mioglobina sia di balena che di cavallo, è riuscito a chiarire il meccanismo di fotodissociazione del legante con l'atomo di ferro proponendo un modello di reazione che tiene conto non solo della energia di dissociazione del complesso ma anche dei processi di rilassamento della proteina.