SCIENZA E TRASCENDENZA



1 - Introduzione
 

 

  Nel mezzo del cammin di nostra vita
mi ritrovai per una selva oscura
che la diritta via era smarrita
……
………

Lo duca ed io per quel cammino asceso
intrammo a ritornar nel chiaro mondo;
e sanza cura aver d’alcun riposo
salimmo su, el primo ed io secondo,
tanto ch’i’ vidi delle cose belle
che porta ‘l ciel, per un pertugio tondo;
e quindi uscimmo a riveder le stelle.

Questi versi iniziali e finali della cantica dell’Inferno testimoniano il dramma della «selva oscura » e la gioia di «riveder le stelle» che il grande poeta Dante Alighieri ha affrontato, come tutti gli esseri umani «nel mezzo del cammin di nostra vita».

Infatti è proprio nel pieno della maturità che ogni essere vivente ed ogni essere pensante si pone quelle domande fondamentali che danno un senso profondo alla sua esistenza passata ed al suo futuro.

L'uomo del terzo millennio non si sottrae a questo eterno dilemma che si ripropone costantemente e tanto più fortemente quando più veloci sono le trasformazioni delle cose che lo circondano.

Immersi completamente in questi continui cambiamenti ci troviamo completamente sbilanciati verso nuovi traguardi e ci accorgiamo di aver perso completamente i vecchi punti di riferimento su cui ci eravamo basati precedentemente e nello stesso tempo non siamo in grado di distinguere i nuovi punti d’approdo.

Ed allora il passo si fa meno affrettato e più circospetto per paura di perdere completamente la luce che ci ha guidato e per poter piantare un altro faro che ci possa illuminare ancora la strada verso la meta.

Le domande fondamentali che ogni essere umano si pone al centro della sua esistenza, seppure non espresse esplicitamente, sono sempre le stesse :chi siamo?, da dove veniamo?, dove andiamo?.

E la risposta a queste domande che si ripropongono sempre nei vecchi termini non è mai la stessa ma cambia con il variare delle nostre conoscenze sulla natura umana e sul mondo che ci circonda, per cui dobbiamo abbandonare l'idea cara a molti filosofi ed a molti teologi di cercare una risposta esauriente e definitiva valida per tutti e per l'eternità e prendere coscienza che le nostre risposte, anche se generalmente esaurienti, sono e saranno sempre perfettibili.

La soluzione del problema esistenziale è di tipo individuale poiché ogni individuo è chiamato a dare personalmente la sua risposta ma nello stesso tempo è di tipo collettivo poiché le caratteristiche che accomunano il genere umano sono enormemente maggiori di quelle che contraddistinguono i vari popoli ed i singoli individui.

Sulla base di queste constatazioni molti si limitano a cercare delle risposte preconfezionate proposte dai vari filosofi o teologi o santoni di grido. Altri cercano di dare delle risposte personali ed innovative nel tentativo di avvicinarsi maggiormente alla verità e di superare le contraddizioni che seppure evidenti sono da molti ignorate e sottovalutate.

Queste poche pagine si inquadrano in questo secondo filone con lo scopo unico di condividere una maturazione personale acquisita in oltre 50 anni di vita a cavallo tra il XX ed il XXI secolo dedicati alla attività sociale ed alla ricerca scientifica con la speranza che possano essere utili a quegli animi inquieti che non sanno resistere alla voglia di guardare oltre il banale e verso l'ignoto.