RAPPRESENTANZA E GOVERNABILITA'

 

 




Rappresentanza

In una repubblica parlamentare la sovranità popolare si esplica attraverso la rappresentanza, la composizione del nostro parlamento deve perciò rispecchiare fedelmente la composizione e le opinioni del popolo Italiano. In questo periodo di sfiducia dell’elettorato verso i partiti e la classe dirigente è necessario rafforzare il legame tra gli elettori e gli eletti in modo da evitare la massiccia astensione al voto che caratterizza le recenti consultazioni elettorali.
Ogni cittadino italiano quindi è invitato a scegliere non un partito che lo rappresenti ma una persona a cui egli si affida ed a cui delega la rappresentanza. Si può quindi stabilire un quorum di voti che un candidato deve superare per essere eletto alla Camera dei deputati (QVC) ed un quorum per il Senato (QVS).
Nella seguente proposta di revisione costituzionale la Camera dei deputati ed il Senato della Repubblica svolgono compiti differenziati quindi si può togliere la clausola del superamento del 25 anno di età per l’elettorato attivo del Senato, mentre si può mantenere la soglia dei 40 anni per gli eletti.
Il territorio della repubblica viene quindi diviso in 100 circoscrizioni (dal numero 00 al numero 99) di paragonabile consistenza numerica di elettori, in cui si presentano i candidati alle due camere (ognuno si può presentare in una sola circoscrizione ma può essere votato anche da cittadini di un’altra circoscrizione) gli elettori votano scegliendo un candidato sulla scheda elettorale della circoscrizione a cui appartiene ma può anche scegliere il candidato di un’altra circoscrizione indicando il numero della circoscrizione ed il candidato che intende votare.
I candidati vengono scelti attraverso delle elezioni primarie, cioè in ogni circoscrizione viene allestito un seggio elettorale in cui gli elettori si recano per votare palesemente (modifica costituzionale) e pubblicamente e sostenere un candidato che deve raggiungere un minimo di 1000 (max 1200) voti per poter partecipare alla competizione elettorale, anche in questo caso un elettore di una circoscrizione può votare e sostenere un candidato che si presenta in un’altra circoscrizione.
I nomi dei votanti in questa fase e quello dei candidati sostenuti vengono pubblicati sul sito del ministero dell’interno, i cittadini che votano in questa fase con voto palese rivestono il ruolo di garante del candidato sostenuto nei confronti dei potenziali elettori a scrutinio segreto che si esprimeranno nella seconda fase.
Il ruolo di garante significa che se il candidato di discosta sensibilmente dal programma elettorale con il quale è stato scelto, allora un terzo dei suoi sostenitori possono richiedere una votazione di sfiducia individuale, tramite posta elettronica certificata, a cui partecipano i 1000 ( o i 1200) sostenitori di quel candidato e determinarne a maggioranza assoluta degli aventi diritto la sua revoca.

I candidati si possono presentare

1)Singolarmente.
In questo caso i voti ricevuti ma che non raggiungono la soglia necessaria vengono perduti, come pure quelli che oltrepassano la soglia necessaria alla elezione.

2)All’interno di una lista di partito.
In questo caso viene stilato un elenco su base nazionale, in ordine decrescente rispetto alle preferenze ricevute. Il candidato più votato risulta il leader del partito mentre gli altri candidati più votati costituiscono la dirigenza del partito.
Partendo dal candidato più votato le preferenze che eccedono il Quorum vengono assegnate al candidato successivo nella lista sino al raggiungimento della soglia, e così di seguito .
Quando con questo meccanismo un candidato non raggiungere il numero necessario per essere eletto allora si procede alla assegnazione dei voti dell’ultimo della lista al primo candidato non eletto della stessa lista che non ha raggiunto il quorum sino al raggiungimento del numero necessario e così di seguito.
I resti dei voti che non sono sufficienti a raggiungere Quorum vengono perduti.
(In caso di decadenza di un candidato a causa del giudizio dei garanti, i voti da lui ricevuti vengono perduti mentre quelli a lui assegnati nella lista dagli altri candidati possono essere riassegnati al altri non eletti della stessa lista.)

3)All’interno di una lista di partito che è unito ad altri partiti in una coalizione.
In questo caso si procede come nel caso precedente.
Il premier della coalizione è il candidato che ha avuto il maggior numero di preferenze nel partito maggiormente votato all’interno della coalizione.

I candidati non eletti di ogni partito formano una lista di coalizione in ordine decrescente di preferenze in cui si procede alla attribuzione dei voti in modo analogo e cioè i voti degli ultimi vengono attribuiti ai primi dei non eletti sino al raggiungimento del Quorum.( Gli eventuali ulteriori resti vengono ridistribuiti con lo stesso meccanismo tra tutti i candidati alla Camera od al Senato ed assegnati a coloro che anno avuto il maggior numero di voti pur non avendo raggiunto il Quorum, garantendo in questo modo una sorta di diritto di cronaca per alcuni partiti o movimenti minori ma socialmente significativi.)

L’attribuzione dei seggi e delle preferenze avviene su base nazionale, i programmi dei singoli o dei partiti vengono resi noti tramite pubblicazione su web.
Con questo sistema dovrebbe essere risolto il problema della rappresentatività perché ogni elettore fa riferimento ad un proprio rappresentante in parlamento, le cariche direttive ed organizzative all’interno del partito vengono quindi decise in base alle preferenze elettorali su tutta la base elettorale e non solo all’interno degli iscritti del partito .
In termini pratici, una volta decisa la data delle elezioni, un mese prima vengono aperti per cinque giorni i seggi delle circoscrizioni per permettere la votazione palese dei sostenitori dei candidati. Una volta conosciuti e pubblicati i nomi dei candidati si apre la campagna elettorale per tre settimane ed infine si passa alla votazione a scrutinio segreto.

Governabilità

Il problema della governabilità non dovrebbe essere risolto penalizzando la rappresentanza ma attraverso una maggiore distinzione tra il potere legislativo ed il potere esecutivo, occorrerebbe cioè definire il più precisamente possibile un ambito di argomenti e temi in cui il potere esecutivo ha la possibilità di legiferare attraverso

A - leggi governative (che sostituirebbero i decreti legge di cui si fa un abuso enorme) in completa autonomia, senza la necessità di sottostare ad una ratifica parlamentare ( Camera e Senato che eventualmente possono esprimere dei pareri),

B- attraverso la parallela attività legislativa normale (Leggi strutturali ) che viene affidata al parlamento attraverso la presentazione di disegni di legge da parte dei vari partiti o dal governo stesso.

Il potere di controllo del parlamento sul governo ( oltre a quello esercitato dalla corte costituzionale che valuta la costituzionalità delle leggi e delle leggi governative anche in rapporto al rispetto degli ambiti di autonomia) viene esercitato attraverso la mozione di sfiducia costruttiva che può essere presentata in parlamento ( per la discussione) tramite una richiesta firmata dalla maggioranza del componenti insieme alla proposta di un governo alternativo. Questo meccanismo assicura la governabilità e la scadenza naturale delle legislature.

Se le elezioni che a questo punto possono essere strettamente proporzionali con indicazione della preferenza e senza soglia di sbarramento non indicano nessun partito o coalizione che abbia una maggioranza assoluta, l’incarico di formare il governo viene affidato dal Presidente della repubblica al premier del partito o della coalizione che ha ricevuto il maggior numero di voti che a questo punto resta in carica sino alla eventuale mozione di sfiducia costruttiva o fino al termine della legislatura.
Se il partito o la coalizione non raggiungono la maggioranza del parlamento si può anche presentare una sfiducia tecnica, cioè la coalizione od il partito al governo possono insieme ad altri presentare una sfiducia al governo stesso in modo da formare un nuovo governo con una base più allargata.

L’affidamento dell’incarico di governo al partito od alla coalizione che raggiunge il maggior numero dei voti, spinge le varie forze politica a coalizzarsi anche se siamo in presenza di un sistema puramente proporzionale. Se un partito od una coalizione raggiunge la maggioranza assoluta sia alla camera che al Senato allora l’attività legislativa del parlamento e l’attività esecutiva del governo assicurano al paese una completa governabilità, se il partito o la coalizione di maggioranza relativa, che quindi ha la responsabilità di governo non ha la maggioranza assoluta in uno o in entrambi i rami del parlamento, ha la possibilità di governare attraverso le leggi governative che assicurano un ampio spazio di manovra in base alla relativa autonomia che l’ordinamento assicura loro.

La camera dei deputati è l’organismo che determina le leggi strutturali, cioè quelle leggi che danno l’ordinamento giuridico per la vita sociale economica e culturale della nazione attraverso la determinazione dei budget a disposizione per i vari campi di intervento. Il Governo si muove all’interno di questa struttura generale e adempie alle scelte ed alle singole spese all’interno del budget assegnato per i singoli capitoli di spesa.

Il Senato si occupa della approvazione delle leggi e dei trattati internazionali insieme alla coordinazione delle leggi regionali.

Le leggi costituzionali e le loro variazioni vengono discusse ed approvate dai due rami del parlamento in seduta congiunta con due successive votazioni a distanza di tre mesi.

Per il coordinamento e l’armonizzazione tra le varie camere ed il governo possono essere previsti meccanismi di consultazione tra i vari organismi le cui controversie vanno risolte all’interno della corte costituzionale.
La campagna elettorale deve svolgersi liberamente su internet ed in televisione su canali dedicati del servizio pubblico con spazi autogestiti e dibattiti giornalistici.

Questo sistema permette di soddisfare la rappresentanza e la governabilità del Paese. Impedisce le possibilità di derive autoritarie ed autoreferenziali tramite le sfiducie costruttive al governo e permette al governo un ampio margine di discrezionalità nella guida del paese anche facendo ricorso alla sfiducia tecnica.

Il ruolo del presidente della Repubblica non si limita alla rappresentanza della nazione ma riveste anche la funzione di garante e di coordinamento costante tra le attività delle due camere e quella del governo che non sono organismi autoreferenziali ed indipendenti ma, a causa delle loro diverse funzioni, concorrenti alla determinazione dello sviluppo del paese.

Il Presidente della Repubblica ha la facoltà di sciogliere le camere e determinare la fine della legislatura in tutti quei casi che manifestano l’impossibilità degli organismi costituzionali di dare una guida ed uno sviluppo organico del paese.

I Numeri attuali sono: Aventi diritto alla camera 50.782.650, Aventi diritto alla Senato 46.663.202 (oltre 25 anni).

Questa proposta è stata scritta ed inviata precedentemente alla approvazione da parte del parlamento della modifica costituzionale sul numero dei Deputati e dei Senatori e ratificata con referendum nazionale l' 8 Ottobre 2019.
Essa prevedeva una Quorum di 100.000 voti per i deputati e di 200.000 voti per i senatori, quindi erano previsto 508 deputati e 254 senatori (oppure 234 se manteniamo il limite di età di 25 anni per gli elettori del senato).
In seguito alla nuova legge sul numero dei Deputati e di Senatori il Quorum viene determinato dividendo il numero dei voti validi per il numero dei Deputati o dei Senatori previsti.