BASTA CON LA CARITÀ! L’ITALIA HA BISOGNO DI INVESTIMENTI.

 

 

 


Costituente Civica Tolentino 15 luglio 2019 ·

Costituente civica nel suo insieme intende essere profondamente sensibile e attenta alle fasce della popolazione più esposta ai rischi ai quali lo Stato deve garantire tutela. Allo stesso tempo l’Associazione intende affrontare la realtà attuale e soprattutto gli scenari futuri per l’Italia, argomenti che difficilmente vengono trattati nei dibattiti politici televisivi (i quali purtroppo preferiscono affrontare altre tematiche certamente meno impattanti).
I dati ufficiali dicono che:
- nel 2007, il rapporto debito pubblico/ pil risultava pari al 99 per cento. Nel 2019 tale rapportoè salito sino al 133 percento. Esattamente il contrario dell’austerità tanto conclamata!!!!
- Nello stesso periodo la spesa sostenuta dalla fiscalità generale è aumentata di 44 mild (da 73 a 117 mild). Tale aumento è stato quasi interamente destinato in welfare e in spesa sociale, per manovre assistenzialistiche!!!
- Con riferimento alla povertà, i dati ufficiali parlano di 5,3 mil poveri assoluti e di 9,4 mil poveri relativi. Tuttavia le domande per accedere al reddito di cittadinanza sono state solo 1 milione circadiani . Siamo di fronte ad un stravolgimento della realtà’ straordinaria (questo non vuol dire che ci non ci siano poveri!!! )
- In Italia vi è un’evidente oppressione del sistema fiscale, ma anche una profonda disiniquità del carico tributario. Intenzionalmente non si dice che solo il 13% della popolazione sostiene il 60% del sistema, mentre il 50% degli Italiani sostiene il sistema fiscale per una quota pari al 2,6%.
- Questione pensioni: è vero che le pensioni medie sono molto basse, ma ci si dimentica di dire che la stragrande maggioranza dei soggetti che percipiscono pensioni minime non hanno mai versato contributi e sono sostenuti a vita ( pensioni, sanità’, servizi pubblici, ecc) da coloro che pagano regolarmente le tasse che, come abbiamo visto rappresentano una netta minoranza degli Italiani.
Tutto questo lo diciamo in onore della verità. Ma quale è il senso di tutto ciò costatando che gli 80 euro di Renzi, Ape social di Gentiloni, il reddito di cittadinanza di Di Maio , quota 100 e ora la Flat Tax di Salvini non hanno funzionato e non funzioneranno? Nascondere la realtà dei fatti, inventare soluzioni esclusivamente per il consenso, fuori dalle dinamiche economiche e dai fondamentali stessi dell’economia interni e internazionali, determina solo squilibri sociali, negazione della creazione del valore, rischio a medio/ lungo periodo di default con conseguenze catastrofiche della nostra nazione. Le nostre idee che sintetizziamo di seguito, si rafforzano sempre più, si sostengono da una logica oggettiva: 1. raccolta volontaria fruttifera di una massa monetaria significativa
2. volume di investimenti massicci ( industria , istruzione, ricerca)
3. creazione di posti di lavoro (unico vero strumento per la dignità’ dell’uomo e per il riequilibrio sociale)
4. creazione del valore (PIL)

Insomma un nuovo piano programmatico di investimenti che attivi il volano dell’economia e che finalmente determini un circolo virtuoso sull’intera nazione. Dobbiamo imparare a diffidare dei ciarlatani e degli incantatori di serpenti, rivalutare le riconosciute competenze e le sensibilità umane che debbono essere percipite e misurate dai fatti e non dalle parole.
I partiti ed i movimenti politici tutti non vi diranno mai queste cose. Loro preferiscono proporre manovre assistenzialistiche che hanno l’unico scopo di creare consenso immediato.
Purtroppo all’Italia serve ben altro. Occorre investire nel futuro con manovre che siano in grado di affrontare le sfide che il futuro ci pone dinnanzi. Investimenti sull’ambiente, sulla sanità, sul sociale.
E noi siamo qui a ricordarlo ed a confrontarci con chi vorrà affrontare queste tematiche insieme a noi.