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Il fermento pittorico che ha
interessato San Severino nei secoli XIV e XV,
documentato nelle varie chiese cittadine con la
presenza di opere di artisti di eterogenea
provenienza, sembra trovare il suo naturale
proseguo nella decorazione delle chiese rurali
della prima metà del XVI secolo. Un esempio di
questa arte rurale sacra è dato dalla piccola
chiesa di Santa Maria di Cesello, singolare per
la forma architettonica e la varietà di
affreschi che ricoprono tutta la superficie delle
pareti interne.
Il tetto sporgente protegge dalle intemperie un
timpano affrescato raffigurante al centro una
Crocifissione e ai lati un Angelo Annunziante e
La Vergine.
L 'interno presenta sulle pareti alcuni affreschi
della prima metà del XVI secolo. Sull'altare è
situato l'affresco di maggior pregio artistico,
recentemente restaurato, raffigurante una
Madonna con Bambino in trono, che alcuni vogliono
opera della scuola di Bernardino di Mariotto. Il
viso della Vergine presenta inoltre affinità
stilistiche con quello della Madonna del Rosario
di Venanzo da Camerino, custodita nella chiesa di
San Giusto a San Maroto di Pievebovigliana. Nelle
pareti laterali è possibile riconoscere: una
Madonna di Loreto, una Crocifissione con due
ladroni e un paesaggio campestre, un San
Bartolomeo e un Santo Antonio assiso con 1
'iscrizione della committenza e l'anno di
esecuzione 1536.
Sono opere di non particolare pregio artistico
che confermano però la devozione della gente del
luogo per le immagini sacre e preannunciano,
purtroppo, la fine dell'attività pittorica
locale.
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