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L'edificio venne costruito dalla famiglia Panfili nel corso del XVI sec.; famosa è la figura di Francesco Panfili, poeta e maestro, altro
importante personaggio fu suo figlio Ganimede, cancelliere del concilio di Trento nel 1570, come recita l'epigrafe infissa sulla facciata
di Sant'Agostino.
A testimonianza della nuova proprietà si legge nella targa affissa in facciata la memoria di Pietro Tacchi Venturi:
"In questa casa nacque il 12 agosto 1861 Pietro Tacchi Venturi storico insigne della compagnia di Gesù gli studi severi le opere poderose
date alle stampe i grandi servizi prestati alla chiesa alla patria all'umanità fecero illustre il suo nome a lui il municipio di San Severino
dedica questa lapide per celebrarne la memoria XVIII novembre MCMLVI."
La maestosa facciata si erge lungo il rappresentativo viale Cesare Battisti,
dirimpetto al Palazzo dei Governatori, scompartita su 3 livelli da eleganti finestre, conserva il robusto portale bugnato in pietra. Le finestre
sono riquadrate e trabeate su mensole a voluta, per i primi due ordini di aperture alla trabeazione si sovrappone il timpano spezzato, con al centro
il motivo di una sfera su piccolo basamento a plinto, affiancato da due volute.
arch. Debora Bravi
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