01- Chiesa e Convento di S. DOMENICO

già S. Maria del mercato

Facciata della chiesa orientata ad Ovest

    La primitiva costruzione della chiesa di S. Domenico  risale al sec. X, quando il vescovo camerte Eudo la fece edificare.
   Nel 1220 la tradizione vuole che la Chiesa di S. Maria del Mercato venne donata a S. Domenico dai settempedani, affinchè vi aprisse un convento; la nuova chiesa fu riedificata nel secolo XIV e consacrata dal vescovo Rambotto nel 1304. Fu poi trasformata nella sua forma attuale nel XVII secolo.
      L'interno è a croce latina con volta a botte sostenuta da pilastri, ai cui lati si aprono otto cappelle con dipinti di epoca diversa. Il presbiterio è chiuso da una balaustra in gessite, così come lo sono anche gli altari laterali.
Di elevato interesse artistico è la tavola posta al centro del catino absidale dell'altare maggiore, raffigurante la Madonna con Bambino con ai lati San Severino, Sant'Ansano, Santa Caterina da Siena, San Domenico e San Giovanni Battista fanciullo, opera del 1572 di Bernardino di Mariotto, continuatore della scuola pittorica locale di Lorenzo d' Alessandro che la eseguì per la Pie Dame della Società del Rosario nel 1512.
      Dal presbiterio si può accedere ad un'antica cappella ricavata alla base del Campanile, in cui sono tutt'ora conservati i resti di affreschi della scuola dei fratelli Salimbeni, risalenti al secolo XV .
Anche se frammentariamente conservato e di difficile lettura, risulta interessante il ciclo pittorico all'interno della torre campanaria, diviso in due registri sovrapposti sulle quattro pareti, dove si articolano episodi riferiti alla vita di Santa Caterina e le figure di vari santi fra cui la Maddalena, San Pietro martire, San Domenico.

     Nell' Assunzione della Vergine e soprattutto nei due scorci di città si intravede la mano di un pittore dotato di notevole tecnica artistica. Il ciclo è stato attribuito da Vitalini Sacconi a Diotallevi di Angeluccio di Esanatoglia operante nel secolo XIV; di parere diverso è Pietro Zampetti che, dagli elementi architettonici ritratti, attribuisce tali opere ad un pittore molto vicino alla cerchia di Gentile da Fabriano.

     Dietro l'altare troviamo l'antica Cappella delle Reliquie dove si conservano preziosi reliquari ora scomparsi, tra cui un Ostensorio del 1325, opera di Francesco Cavalca, che viene oggi conservato nella Pinacoteca Comunale. Uno degli altari laterali contiene un quadro di Filippo Bigioli, esso raffigura un miracolo di S. Domenico.
      Nella Chiesa vennero sepolti diversi personaggi illustri di S. Severino, quali Domenico Indivini ( famoso intarsiatore e intagliatore in legno, al quale si deve lo splendido coro ligneo dietro l'altare del Duomo Vecchio al Castello); Eustachio Divini che fu un insigne ottico e matematico.

      Nel chiostro dell'annesso convento si trovano lunette affrescate, attribuite a Sebastiano Ghezzi e a Ludovico Lazzarelli (XVII sec.). Frammenti architettonici nel chiostro evidenziano che la primitiva costruzione risale ai secoli XII-XIII; la forma attuale è del XIV secolo.

       La Torre Campanaria, all'esterno della Chiesa, presenta una forma quadrata con finestroni bifori, le stesse caratteristiche che ritroviamo anche nella torre del Duomo Vecchio, di S. Agostino e di S. Lorenzo..

Via Ercole Rosa e Piazza S.Domenico

  Facciata della Chiesa ed ingresso del Convento

Lato Ovest del complesso lungo via Gorgonero

Piazza S.Domenico

Facciata della Chiesa

Lato sud della chiesa e campanile

   

Ingresso principale ed ingresso secondario della chiesa

Il complesso conventuale visto da Nord-Est

Ingresso del Convento

Portone d'ingresso

Locali Ovest del convento (piano terreno)

Locali Ovest del convento (piano terreno)

Loggiato del Chiostro lato sud adiacente alla chiesa

Angolo Sud-Est con loggiato inferiore e superiore

 

Angolo Sud-Est con loggiato superiore

Angolo Sud-Est con loggiato superiore

Angolo Sud-Est prima del restauro con loggiato superiore tamponato

 

Loggiato superiore lato Sud con loggiato lato Ovest a destra

Lato Est del Convento

Lato Est del convento con scorcio del lato Nord

Lato Nord del convento con scorcio del lato Ovest

Angolo Nord-Ovest del convento ( tamponato prima del restauro)

Scala principale di accesso ai piano superiori nel lato Est

Targa della donazione del Marchese Luzi

Ingresso superiore lato Est con finestra affacciata a Nord

Lato Ovest precedentemente tamponato

Lato Ovest precedentemente tamponato

   

Colonnato superiore del lato Ovest con scorcio del lato Sud

Interno del lato Ovest (con finestre affacciate ad ovest)

Interno del lato Ovest (con finestre affacciate ad ovest)

Interno angolo N.O.( o SO?)

   

Lunette chiostro

Lunette chiostro

Lunette chiostro

Lunette chiostro

   

 

 

Interno torre campanaria con affreschi dei Fratelli Salimbeni